martedì 31 maggio 2011

Sabato 4 giugno - Festa Pd Cinisello Balsamo - Presentazione "Quando lo Stato uccide"

All'interno della festa del Pd di Cinisello Balsamo, sabato sera alle ore 21, si terrà la presentazione di "Quando lo Stato uccide", con la presenza degli autori, Tommaso Della Longa e Alessia Lai.

Modera l'incontro il prof. Luciano Fasano, docente in Scienze Politiche all'università Statale di Milano e assessore alla Cultura del Comune di Cinisello Balsamo.

Organizzatore del ciclo di eventi è il gruppo di promozione culturale "Polis la Città".

per ulterioro info http://www.lacittadicinisello.it/
 
PARTECIPATE E FATE GIRARE!

venerdì 27 maggio 2011

Caso Rasman – Intervista a Giuliana Rasman: “Chiarire tutte le dinamiche della morte di mio fratello”

a cura di Tommaso Della Longa e Alessia Lai
Riccardo Rasman viene ucciso il 27 ottobre 2006. La morte sopraggiunge per “asfissia posturale” dovuta all’intervento di quattro poliziotti chiamati dai vicini di Riccardo che riferivano di un lancio di petardi dal suo balcone e di uno stato di estrema agitazione. Riccardo soffriva di sindrome schizofrenica paranoide causata dagli atti di nonnismo subiti durante la leva militare obbligatoria. Per questa ragione gli era stata riconosciuta l’infermità dipendente da cause di servizio. Un italiano nei confronti del quale lo Stato era a dir poco debitore. Lo stesso Stato che anni dopo lo ha ucciso, la prima volta nella sua casa, legato e immobilizzato come una bestia, la seconda quando ha affidato le indagini sulla sua morte agli stessi agenti coinvolti nella colluttazione. In primo grado tre dei poliziotti sono stati condannati a 6 mesi di carcere con pena sospesa e al pagamento di una provvisionale di 60mila euro. La sentenza viene confermata in secondo grado. È singolare che la quarta persona indagata per la morte di Riccardo, la poliziotta intervenuta sul posto assieme ai tre colleghi uomini, sia stata scagionata da ogni accusa visto che, come ha avuto modo di affermare nella sua arringa finale l’avvocato della famiglia Rasman, Claudio De Filippi, la luce nell’appartamento nel quale il giovane triestino è stato ucciso era accesa. I presenti non potevano non aver visto, non potevano non essersi resi conto del dramma che si stava consumando in quell’appartamento. Per questa ragione l’avvocato De Filippi parla della necessità di estendere alla poliziotta assolta almeno la responsabilità civile per quanto accaduto. Lo studio legale De Filippi intende anche fare ricorso alla Corte di Strasburgo e denunciare lo Stato italiano per violazione dei diritti umani nella vicenda di Riccardo Rasman.
Abbiamo voluto parlare con Giuliana, la sorella di Riccardo, che dal giorno della sua scomparsa non ha mai smesso di chiedere che venisse fatta giustizia e luce su quanto accaduto al giovane triestino.

mercoledì 25 maggio 2011

Festa S.A.B. Ultras Monza - Presentazione "Quando lo Stato uccide"

Sabato 28 maggio, all'interno della "Festa Biancorossa" (Stadio Brianteo - Monza) alle ore 17.30 si terrà la presentazione del libro "Quando lo Stato uccide" con la presenza degli autori, Tommaso Della Longa e Alessia Lai.
Partecipate e fate girare!

martedì 24 maggio 2011

Radio Radicale - 24 maggio 2011

Andrea Billau ha intervistato per Radio Radicale Alessia Lai, coautrice con Tommaso Della Longa del libro "Quando lo Stato uccide".

Ascolta l'intervista di Alessia Lai

venerdì 20 maggio 2011

Ansa Notiziario Libri - 20 maggio 2011

LIBRI: DAL G8 A SANDRI, SE LA VIOLENZA INDOSSA LA DIVISA
(NOTIZIARIO LIBRI)
ROMA
(ANSA) - ROMA, 20 MAG - TOMMASO DELLA LONGA E ALESSIA LAI, 'QUANDO LO STATO UCCIDE' (CASTELVECCHI, PP. 244, 16 EURO).
"Quando lo stato uccide". E' l'emblematico titolo di un libro che indaga nella violenza per mano delle forze dell'ordine.
Così come nel caso di Federico Aldrovandi e Gabriele Sandri, due giovani senza colpe ma sfortunati per essersi trovati al posto sbagliato nel momento sbagliato. Il primo, appena diciottenne, pestato a morte e senza motivo il 25 settembre 2005 da poliziotti. Il secondo, Gabriele (26 anni), l' 11 novembre 2007 si trovava su un'auto, sulla A1 nei pressi di Arezzo, alla volta di Milano per seguire la Lazio; fu colpito alla nuca da un proiettile partito da un agente della stradale che mirò quell'auto facendo partire il colpo. I casi di Federico e Gabriele sono noti alle cronache nazionali (come anche quello di Stefano Cucchi, il giovane romano che nell'ottobre 2009 morì mentre si trovava in stato di arresto) ma, secondo gli autori del libro Tommaso della Longa e Alessia Lai, c'é un sommerso inquietante; una realtà di abusi commessi dai tutori dell'ordine, poliziotti e carabinieri, che per errore, fatalità, incontrollabili provocazioni o eccesso di potere diventano protagonisti, dietro lo scudo della legge, di un gioco mortale che a volte "ci fa scappare il morto".

venerdì 13 maggio 2011

Lo Stato uccide anche così, lasciando degli innocenti in carcere: il caso di Giuseppe Tinelli

Lo Stato uccide anche così, lasciando degli innocenti in carcere....

dal sito http://www.toghechesbagliano.com/index.html

Il caso di Giuseppe Tinelli: La storia di un innocente?
di Martina Lacerenza

C’è un ragazzo in carcere da 13 anni, Giuseppe Tinelli, accusato di aver ucciso 2 persone. “Non ho mai commesso quegli omicidi”, continua a ripetere da anni. Nel 2006 un serial killer confessa: “le ho uccise io quelle persone, lui è innocente”. Che ne è di Giuseppe? È ancora in carcere. Nonostante siano passati 4 anni da quella confessione che lo scagionerebbe, Giuseppe resta in prigione. Nessuna sospensione della pena. Nessuna revisione del processo. Nessuna indagine riaperta su una vicenda che, in quanto a chiarezza, fa acqua da tutte le parti. E intanto il tempo passa e Giuseppe ha già tentato il suicidio due volte.

Caso Daniele Franceschi - Nuovi misteri sul "Diario dalla cella". L'intervento di Bianconi sul Corriere

Oggi il Corriere della Sera (clicca qui per leggere l'articolo) riporta una serie di novità legate al diario che Daniele Franceschi scriveva nella sua cella francese, cella dove ha trovato la morte in circostanze da chiarire. Come in molti casi nostrani, è servita una "madre coraggio", che ha rischiato di essere arrestata in Francia, per accendere i riflettori su questo caso.
Riportiamo l'interessante commento scritto da Giovanni Bianconi sempre sulle colonne del Corriere. E ci uniamo alle sue parole: c'è bisogna di spiegazioni, verità, giustizia anche in Italia, "non per smania di giustizialismo, ma per un banale quanto insopprimibile dovere di giustizia".

lunedì 9 maggio 2011

AdnKronos - 9 maggio 2011

LIBRI: ESCE ' QUANDO LO STATO UCCIDE' DI TOMMASO DELLA LONGA E ALESSIA LAI UN' INCHIESTA SULLE VIOLENZE E SUGLI ABUSI COMMESSI NEGLI ULTIMI DIECI ANNI DALLA POLIZIA

Roma, 9 mag. - (Adnkronos) - ' Quando lo Stato uccide', di  Tommaso Della Longa e Alessia Lai edito da Castelvecchi editore e'  un' inchiesta sulle violenze e sugli abusi commessi negli ultimi dieci anni nel nostro Paese da parte dei tutori dell' ordine pubblico. Gli autori analizzano il problema partendo dal quadro giuridico italiano ed europeo in cui operano le Forze di Polizia, una normativa a maglie larghe che assegna un potere discrezionale molto forte e apre la strada, in alcuni casi, a eccessi pericolosi, cosi' come denunciato da Amnesty International.

domenica 8 maggio 2011

Condannati in Europa, sempre nella black list di Amnesty International

A4, ucciso da un agente nel 1997: 
la Corte europea condanna l'Italia


Non fu omicidio volontario ma colposo, e a distanza di nove anni il reato è da considerarsi prescritto. Lo scrivemmo il 21 luglio 2006, ma la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato martedì 29 marzo l'Italia per l'uccisione - avvenuta nel 1997 - da parte di un poliziotto di Julian Alikaj.

Nella sentenza - che diverrà definitiva tra 3 mesi, se le parti non chiederanno una revisione del caso davanti alla Grande Camera - si sostiene come Agatino Russo, l'agente che ha aperto il fuoco contro il ragazzo, abbia fatto un uso eccessivo della forza. Mentre le autorità italiane non avrebbero condotto un'inchiesta effettiva sulla morte del giovane.


martedì 3 maggio 2011

Intervista in onda su RDS2


Intervista, a cura di Laura Bastianetto, in onda su Rds2 e Rds Roma la mattina di martedì 3 maggio

lunedì 2 maggio 2011

Presentazione nella sede italiana del Parlamento europeo

GIUSTIZIA: 'QUANDO LO STATO UCCIDE', IN UN LIBRO-INCHIESTA LE STORIE DEGLI ABUSI. IL FILO ROSSO DALLE VIOLENZE ALLA SCUOLA DIAZ ALLA MORTE DI GABRIELE SANDRI E STEFANO CUCCHI
Roma, 27 apr. (Adnkronos) - Un' inchiesta sulle violenze e sugli abusi commessi negli ultimi 10 anni nel nostro Paese, dalle violenze alla scuola Diaz durante il G8 di Genova, alla morte di Carlo Giuliani, Federico Aldovrandi, Gabriele Sandri fino a Stefano Cucchi.
A raccontare il filo rosso che lega tutte queste storie i giornalisti Tommaso Della Longa e Alessia Lai nel libro inchiesta 'Quando lo Stato uccide', presentato questa sera nell'ufficio del Parlamento europeo a Roma.

Un'analisi a partire dal quadro giuridico in cui operano le forze di polizia e le normative che possono determinare il potere discrezionale che apre la strada, in alcuni casi, a eccessi così come è stato denunciato da Amnesty International. Un'inchiesta per approfondire storie note ma anche fatti di cronaca sconosciuti all'opinione pubblica dando voce ai famigliari e ai legali delle vittime, ai sindacati di polizia e alle associazioni di tutela dei poliziotti e dei carabinieri.

"Lo Stato è forte, e' un punto di riferimento del cittadino – ha sottolineato il vicepresidente dell'Europarlamento Roberta Angelilli - quando ha il coraggio di dire 'ho sbagliato' se commette degli errori. Questo libro e' testimonianza, ricordo e informazione: nel raccontare
queste storie si fa un servizio di democrazia".

Alla presentazione ha partecipato anche Cristiano Sandri, fratello di Gabriele che ha ricordato "come famiglia non abbiamo mai chiesto vendetta ma il riconoscimento delle responsabilità’’'.
''Questo libro -ha sottolineato- va a trattare come l'informazione ha raccontato il caso di mio fratello. Purtroppo nel nostro caso si e' innescato un meccanismo che ha portato a
delegittimare la vittima: c'e' stata un' inversione tra carnefice e vittima".

"Questo libro - ha sottolineato Tommaso Della Longa - racconta casi come quelli di Sandri, Aldrovandi e Cucchi che hanno aperto spiragli di giustizia a storie cadute nel dimenticatoio e che aspettano ancora verita'. Troppo spesso si tende a dimenticare le morti per mano di tutori dell'ordine. Ma dietro ogni caso c'e' una storia e dietro ogni storia ci sono famiglie lasciate sole nell'indifferenza". 


GIUSTIZIA: LIBRO INCHIESTA, 'QUANDO LO STATO UCCIDE' DA G8 GENOVA A CASI CUCCHI E SANDRI
(ANSA) - ROMA, 27 APR - ''Quando lo Stato uccide''. E' il titolo di un libro inchiesta ''sulle violenze e sugli abusi commessi negli ultimi 10 anni nel nostro Paese dalle forze dell'ordine''. Dagli scontri e l' irruzione alla scuola Diaz del G8 di Genova alle morti di Carlo Giuliani, Federico Aldobrandi, Gabriele Sandri, Stefano Cucchi e altre 15 vicende mai assurte agli onori della cronaca. Il libro, scritto dai giornalisti Tommaso Della Longa e Alessi Lai, e' stato presentato oggi nella sede dell' ufficio del Parlamento europeo a Roma. Presenti i vicepresidenti dell' Europarlamento Gianni Pittella e Roberta Angelilli, ma anche Cristiano Sandri, fratello di Sandro, il tifoso della Lazio ucciso nel 2007.
''La mia famiglia non ha mai chiesto vendetta, ma il riconoscimento della responsabilità di chi, pur appartenendo alle forze dell'ordine, si è macchiato di un grave reato'', ha sottolineato Sandri. E si è soffermato in particolare su come i media hanno trattato la vicenda del fratello: ''Nel caso di Gabriele, come in altri, e' stato messo in azione tutto un
contorno per ovattare la vicenda e quasi delegittimare la vittima, con una inversione tra vittima e carnefice''.
Nel libro parlano le famiglie delle vittime, ma anche i rappresentanti dei sindacati delle forze dell'ordine. ''In questi casi non dovrebbe scattare una solidarietà corporativa - è stata l'osservazione di Angelilli - qualunque sia la corporazione cui viene attribuito un reato, perché ne va della credibilità delle istituzioni, che sono punto di riferimento per i cittadini e se sbagliano devono ammettere di aver sbagliato. Certi torti sono impossibili da accettare''. 
Alla presentazione, moderata dalla giornalista Laura Bastianetto, hanno partecipato, oltre agli autori, i vicepresidenti del Parlamento europeo, Roberta Angelilli e Gianni Pittella, e il fratello di Gabriele, Cristiano Sandri. Ilaria Cucchi, invece, non è riuscita a partecipare a causa di un incontro dell'ultimo momento con gli avvocati che rappresentano la sua famiglia nel processo per l'omicidio del fratello: la nuova udienza era fissata per il giorno successivo alla presentazione del libro. 

domenica 1 maggio 2011

Ascanio Celestini - "La divisa non si processa"

Il monologo che consigliamo a tutti i nostri lettori al quale abbiamo fatto riferimento durante l'ultima presentazione del nostro libro. "La divisa non si processa....così tanto per ricordarti come va il mondo". 

Ascanio Celestini - "La divisa non si processa"