mercoledì 6 luglio 2011

Saltata la presentazione alla Dinamo Fest. Senza se e senza ma. Ecco la nostra posizione.


“Data cancellata”. Questa la comunicazione fatta dagli organizzatori della “Dinamo Fest” alla Città dell’AltraEconomia a Roma a chi aveva organizzato la presentazione del nostro libro, ovvero il Circolo Lettori Fortebraccio. E poi ovviamente una serie di motivazioni di etichetta ideologico/politica a dir poco grottesche. Non vogliamo entrare nel merito della polemica, perché riteniamo patetico e strumentale nel 2011 non accettare dialogo, dibattito e la mera presentazione di un libro-inchiesta solo per presunte differenze politiche. Vogliamo solo dire ai nostri lettori e a quanti, a sinistra, a destra, al centro, agli estremi, continuano a sostenerci che “Quando lo Stato uccide” è un libro che vuole dare voce a chi voce non ha avuto. Non si schiera. Mai in nessuna sua parte. Fino a quando ci saranno divisioni pregiudiziali, soprattutto su temi come i soprusi delle forze dell’ordine, il messaggio di risposta sarà depotenziato, settario, di mero dossieraggio. E null’altro. 
Non ci vedrete alla Dinamo Fest di Roma. Evidentemente questa festa non è uno spazio libero, checché ne dicano gli organizzatori. La libertà è a 360 gradi, quando guarda da una sola parte è solo una farsa. Ma poco importa. Ci vedrete in tanti altri spazi, da sinistra a destra, senza alcun problema. Disponibili al dialogo e al confronto su tematiche che sono ben più importanti di queste polemiche sterili.
Un grazie a chi sarebbe venuto venerdì ad ascoltarci, un grazie al Circolo Lettori Fortebraccio che aveva organizzato l’incontro e un grazie a Lorenzo Sturiale che avrebbe moderato il dibattito. Per fortuna esistono ancora persone che sono disponibili al confronto e all’approfondimento culturale (quello vero).

1 commento:

  1. Riccardo come scrisse non ho fatto niente , non fatemi del male.perpiacere
    pubblicata da Giuliana Rasman il giorno mercoledì 6 luglio 2011 alle ore 9.53
    Quella sera dopo che Riccardo era morto hanno messo fuori la porta una bottiglia ,fotografata e il giorno dopo era sul quotidiano , il Polanz fece rapporto a Domio csm sulla cartella spiega l' intervento dei poliziotti - per comportamenti clamorosi dovuti al alcool- l' ispettore Ragazzi Paolo nel suo rapporto dice che cera una bottiglia di vetro all' ingresso ,aggiungendo che sospetta intossicazione medicamenti decesso attribuibile a arresto CARDIOCICOLATORIO, VOLEVANO FAR CREDERE... peccato che nel sangue non hanno trovato nessuna sostanza. PERCHè TUTTA QUESTA MONTATURA? qual'era invece lo scopo del loro intervento? Come mai i Giudici anche in Corte D'Appello hanno scritto che riccardo era ubriaco e aveva ferito il timpano a una ragazza quando non ce nessun referto medico? La stessa ragazza il giorno dopo ci disse che i poliziotti la incoraggiarono a denunciare la famiglia ma lei non poteva farlo perchè non aveva subito niente. Riccardo non ha fatto niente. Perchè non si uccide per due petardi, ma come spiega il biglietto di minaccia di morte riccardo vedrà la posizione da morto per le due date che si trovano sul biglietto, che sottolineano la causa aperta dall' avv. bossi per usurpare i Rasman per arrivare con il comune di s dorligo e ezit a formare una strada urbanistica , per questo si può uccidere, per distruggere la famiglia.

    Il tribunale di Trieste non ha fatto nessuna indagine e hanno scritto quello che i poliziotti hanno detto anche se tutto falso,la mattina sucessiva alle ore 8 davanti al tribunale cera pieno di macchine di polizia per mettersi d'-accordo con i giudici cosa fare e dire ma a noi nessuna parola .Non fate indagini perchè è in mezzo la giudice fanelli annamaria , avv fabia bossi, maresciallo-polizia penitenziaria scardino di s dorligo, comune di s dorligo , sindaco di s dorligo , ezit. DOTT. csm domio. chi di questi ha pagato per uccidere nostro figlio??????? dite che per fare giustizia le carte devono cantare e qui le carte cantano non per niente le avete nascoste, e ancora nascondete le telefonate.

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